Lo standard è il ritratto scritto di una razza, la sua carta di identità per tutto ciò che riguarda la morfologia. Esistono standard che lasciano notevole spazio all’immaginazione, è questo il caso degli standard inglesi, altrimenti detti a “maglie larghe”, e standard ben più pignoli e rigidi come quelli formulati in Italia. Lo standard del deutsch drahthaar sta un po’ nel mezzo: dettagliato quanto basta, consente agli allevatori di “disegnare” il proprio drahthaar e tiene conto delle radici storiche della razza che affondano, come sappiamo in più razze. Il deutsch drahthaar è un cane “recente”: a renderlo tale non è un tardivo riconoscimento ufficiale della razza (cosa accaduta ad altri cani la cui ufficializzazione è venuta dopo una costante fissazione del tipo), a rendere giovane il drahthaar non è solo la data di ufficializzazione recente (1910) ma anche quella dei primi “esperimenti” di selezione necessari a crearlo. Non si tratta di un cane che si è evoluto e raffinato da qualcosa di pre-esistente ma di una di una razza nata ex novo dalla bilanciata commistione di altre. I genitori ufficiali del drahthaar sono quattro: kurzhaar, pudel pointer, griffone e stichelharr. Equilibrare, nella nuova razza queste quattro ( e i rispettivi antenati!) non è stato facile e, ancora oggi, repentinamente, una di loro può manifestarsi in maniera “sfacciata” nella morfologia di un deutsch drahthaar dalla genealogia purissima ed eccellente. Non è mistero per esempio che, di tanto in tanto, anche accoppiamenti tra cani ottimi per morfologia, diano origine a qualche cucciolo anomalo, con difese scarse o nulle (tipo kurzhaar) o col pelo più simile a quello del pudel pointer. Anche nei drahthaar nei quali i caratteri dei quattro antenati sembrano equilibrarsi per bene possono esserci differenze notevoli, per forma e pelo, tra questa e quella linea di sangue o, addirittura, all’interno della stessa genealogia. Vi è una certa “elasticità” nella ricerca del drahthaar ideale vuoi per le ragioni storiche, come quelle a cui abbiamo appena accennato, vuoi perché i tedeschi, pur tendendo costantemente d’occhio “forma e pelo”, trattandosi di un cane da lavoro, antepongono a tutto le sue qualità sul terreno: dalle prestazioni al tipo.
Guardando un drahthaar non è difficile leggere la sua storia e rintracciare le caratteristiche delle razze che l’hanno reso tale, in certi casi è possibile intuire la prevalenza di questa o quella razza di derivazione e, gli appassionati, con o senza pedigree alla mano, cercheranno di intuire a quale dei “Cinque Tipi”a appartiene il soggetto in esame.
Fino ad ora abbiamo parlato di quattro razze, quelle da cui si è partiti per dare vita al drahthaar, ora, più nel dettaglio, vedremo come queste si siano combinate tra loro originando cinque tipi di drahthaar. E’ difficile definire il concetto di “tipo” in cinofilia. Un soggetto “tipico” o “in tipo” è un soggetto che ben si conforma allo standard: guardandolo non si può fare a meno di pensare alla razza che intitola il suo pedigree. L’accezione con cui usiamo il termine “tipo” nel nostro articolo è un po’ più sfumata: se dovessi tradurla da una lingua straniera utilizzerei il corrispettivo “tipologia”, intendendo con ciò, l’insieme di caratteristiche psichiche e fisiche proprie di un gruppo di cani. I “cinque tipi” del cane da ferma a pelo duro sono in realtà cinque tipologie morfo-attitudinali attraverso le quali questa razza si esprime. La nascita dei “cinque tipi” non è stata intenzionale, più semplicemente, le caratteristiche necessarie a un drahthaar per definirsi tale si sono combinate in maniera diversa, capace di mantenersi costante nel tempo e trasmissibile di generazione in generazione. Nessuna di queste tipologie è più ideale dell’altra: in ciascuna l’essenza del deutsch drahthaar trova il suo equilibrio ma con gradazioni diverse.
I “cinque tipi” prendono il nome dai primi cani in cui le caratteristiche che descriveremo in seguito si sono manifestate e hanno dato prova di poter essere trasmesse, in maniera costante, ai discendenti. Sono cinque stalloni ad aver lasciato il loro nome nella storia, la ragione non credo sia da riferirsi ad una maggior “precocità” rispetto alle fattrici nel manifestare i caratteri, bensì nel numero di cuccioli messi al mondo: una femmina può essere madre di qualche decina di cani, il potenziale riproduttivo di uno stallone è ben più ampio ed è più probabile che la sua “impronta” possa influenzare l’evoluzione di una razza, nel bene e nel male. Nelle prossime pagine segue, in ordine cronologico, la presentazione dei cinque “padri” della razza abbinati alla descrizione dettagliata delle rispettive tipologie.
Tipo Witboi
da Witboi vom Ruedenhof I nato il 6 agosto 1896 da: Meta (Pudelpointer alle cui spalle vi era Juno Altenberg pointer x kurzhaar) – Madre
Kartusch I (da Mohr barbone nero) - Padre
Aspetto: il colore prevalente è il marrone scuro con tracce di bianco sul petto e occhi scuri. Il pelo è il tipico “fil di ferro”, di media lunghezza e densità, con buon sottopelo e barba. La taglia si aggira intorno ai 64 cm al garrese, l’aspetto complessivo è quello di un cane gradevole, compatto e dalla testa elegante.
Attitudini: Ottimo fiuto: ferma e cerca vivace. Predisposto al riporto ama il lavoro in acqua. Aggressivo sui nocivi, è un tracciatore metodico ma tende a non “dare voce”. E’ un cane precoce, di facile gestione, sano e equilibrato.
Tipo Lump
da Lump von Berge nato il 16 genanio 1899 da:
Tilli Altenau (pointer fulvo) (nipote di Cito Kraschnitz) - Madre
Fleck Kraschnitz (da Cito Kraschnitz) - Padre
Aspetto: Marrone con petto e zampe roane. Il pelo è molto duro, tende ad essere piuttosto scarso, scarso di sottopelo e difese, poca barba. Taglia intorno ai 60 cm, struttura medio-leggera, tronco piuttosto lungo. E’ un cane elegante con bella testa.
Attitudini: Eccelle in acqua, sulla traccia e nel confronto con i nocivi (non manca di aggressività). Naso raffinato e ferma solida ed elegante. Ottimo inseguitore, abbaia sulla passata. Cani precoci. Questo tipo è più facile da rigenerare rispetto al tipo Wiboi.
Tipo Regent
da Regent Auenheim nato il 2 marzo 1923 da:
Kascha Auenheim ( ceppo pudelpointer)- Madre
Sittarder Heiko (da Vero Schellenturm)- Padre
Aspetto: Marrone scuro con macchia bianca sul petto. Il pelo è ideale, di lunghezza media tendente al corto e sottopelo rado. Sono cani medio grandi e armonici la cui taglia si aggira intorno ai 63 cm, belle teste e espressione nobile.
Attitudini: Si ritiene che questi cani possano dare il loro apporto nel migliorare il “lavoro”. Sono ottimi sulla selvaggina da penna, sui nocivi, sulla traccia e nel lavoro in acqua. E’ un cane precoce. Questo tipo è ancora ben rappresentato e facile da ricreare attraverso selezioni accurate.
Tipo Odin
da Odin vom Saarforst nato il 10 aprile 1925 da:
Adds vom Saarforst - Madre
Hasso NibeLuagenhort (kurzhaar vecchio tipo)- Padre
Aspetto: marrone roano con striscia, pelo di consistenza ideale con sottopelo. Si tratta di cani robusti, alti (67 cm circa al garrese) e tendenzialmente “lunghi” . Belle teste ma può capitare che le palpebre siano “scollate”.
Attitudini: Ottimi pistatori, danno voce durante lo svolgimento di questo lavoro. Questi cani sono anche aggressivi sui nocivi, amano il riporto e l’acqua. Sviluppano tardi le caratteristiche da fermatore ma, in compenso, sono molto buone e arricchite da una valida cerca e galoppo. Ricordano un po’ il segugio. Sono cani intelligenti, fedeli e di buon carattere. Il tipo Odin è quello che prevale nel drahthaar attuale, la ragione è da ricercarsi in Bluecher vom Geyerstein, uno stallone fondamentale nel recupero della razza nel dopoguerra.
Tipo Harras
da Harras Bigge nato il 14 aprile 1924 da:
Cora Westick- Madre
Lump vom Sauerlaender Bergwald (discendente di Lump vom Berge)- Padre
Aspetto: Questi cani per aspetto si differenziano da tutte le tipologie precedenti. Sono color fegato con un mantello fil di ferro un po’ grossolano che tende al corto. Sono cani robusti, con testa grande, muso pieno, sono cani piuttosto lunghi.
Attitudini: Robusti, dai nervi di acciaio, hanno un’aggressività risoluta. Amano l’acqua, sono ottimi segugi con tendenza ad inseguire e a dare voce. Sono più segugi che fermatori, non eccellono in questo ramo e hanno bisogno di una conduzione forte.
Autore: Rossella Di Palma
Acronimi
AH
Armbruster Haltabzeichen: (corretto sulla lepre): Se un conduttore ha addestrato il proprio allievo al rispetto dello “schizzo” della lepre e intende ottenere la qualifica AH, al momento dell’iscrizione ad una prova, nella quale siano previste le valutazioni in campo, dichiara di voler tentare il controllo di tale addestramento. Se durante lo svolgimento della una prova (VJP, HZP, VGP) in campo (Feld), il cane involontariamente o meno, alza una o più lepri, al comando del conduttore, trillo del fischietto e mano destra alzata con il palmo rivolto al cane, questo interrompe immediatamente l’inseguimento, adagiandosi a terra e rispettando la fuga della lepre, tutte le volte che capita, i giudici presenti annoteranno l’accaduto e il cane sarà premiato con la sigla AH da apporre sul suo curriculum.
Btr
Bringtreueprüfung (prova di fedeltà al riporto): viene portata una volpe (Fuchs) all’interno della foresta (Wald) da un giudice (Richter) e posta a terra in un punto che lui ritiene opportuno, senza che questa sia trascinata come nella prova denominata “Fuchsschleppe” che avviene nel corso della VGP.Ovviamente né il cane né il conduttore (Führer) devono essere presenti a questa azione.Quando il giudice darà il benestare, il conduttore porterà il cane al limite della foresta e gli ordinerà di riportare.Il cane dovrà inoltrarsi decisamente, senza esitazioni all’interno della vegetazione e cercare la volpe occultata.Una volta trovata la dovrà riportare al conduttore, il quale non si sarà mosso dalla sua posizione, sedersi di fronte a lui e attendere il comando “aus” “lascia”.Se il cane esegue tutto correttamente avrà guadagnato il brevetto, che andrà ad arricchire il curriculum di questo soggetto.
Vbr
Verloren bringerprüfung auf natürlicher Wundfärte (recupero del ferito su pista naturale): la prova si svolge simulando una battuta di caccia alla lepre (Hase) o alla volpe (Fuchs).Una volta scovato l’animale il conduttore (Führer) dovrà colpirlo con una fucilata in modo di ferirlo.Il selvatico raggiunto dal colpo, se non è stato ferito mortalmente, cercherà di mettersi in salvo allontanandosi e nascondendosi nella vegetazione.A questo punto il cane che deve superare la prova sarà portato a guinzaglio sul punto in cui l’animale è stato colpito, quindi sarà liberato dal conduttore e incitato a recuperare il ferito.L’azione che il cane deve compiere è nella prima parte identica a quella che svolge durante una “Spurarbeit”, cioè una pista su traccia di animale da pelo, appena schizzato dal covo, (lepre o volpe) in piena salute.La differenza tra una “Spurarbeit” e la VBR è che nel corso di una “Spurarbeit” il cane può scovare o meno di nuovo l’animale, ma l’importante è che dimostri passione e insistenza nel cercarlo, nella VBR invece, il cane dovrà scovare l’animale ferito e una volta trovato catturarlo e riportarlo al conduttore, sedersi di fronte a lui e attendere che questi gli ordini di consegnargli l’animale.Il cane che svolgerà correttamente questa azione, sarà fregiato con la sigla VBR sul proprio curriculum di lavoro.Durante lo svolgimento della prova, il cane potrà evidenziare la sua propensione nell’abbaiare sulla pista senza vedere l’animale (spurlaut), abbaiare a vista durante l’eventuale inseguimento, una volta scovato l’animale (sichlaut), abbaiare al di fuori della pista, a sproposito e in modo eccessivo (waidlaut), oppure non abbaiare in nessun caso, neanche durante l’inseguimento a vista (stumm).
SIMBOLI
(che si trovano davanti al nome del cane nei certificati di origine tedeschi)
Oltre ai tre numeri che vengono riportati nei pedegree tedeschi, quali il numero del libro allevatori, il numero del libro sul quale vengono annotati i cani che hanno partecipato alla VGP (il quale è scritto in grassetto) e il numero del registro allevatori, vi si trovano dei simboli (piccole aste orientate), le quali indicano che il cane ha fornito una determinata prestazione o possiede una particolare qualità naturale.
Di seguito indichiamo una legenda, per specificare il significato dei suddetti simboli, i quali ci aiutano a capire (se pur solo sulla carta) il valore del cane.
Härtenachweis: (dimostrazione di durezza): il simbolo indica che il cane ha strozzato un selvatico nocivo (normalmente si utilizza un gatto per comodità, più raramente una volpe) e l’azione è stata seguita ufficialmente da un giudice, il quale rilascia uno speciale attestato. Questa dimostrazione è necessaria, ma non sufficiente, per poter iscrivere il cane alla Hegewald. Mi permetto di esprimere un giudizio personale su questo tipo di prova, in quanto a qualche persona che leggerà questo testo, potrà sembrare troppo cruenta e magari inutile. Voglio ricordare che il Drahthaar è stato creato per essere un cane da caccia polivalente, che oltre a svolgere il lavoro del cane da ferma inteso in modo tradizionale, è chiamato anche a compiti che necessitano grande decisione, coraggio e forte resistenza sia alla fatica, che al dolore, che al freddo. Il cane che non affronta con decisione un selvatico nocivo, difficilmente sarà in grado di finire un ungulato ferito, del quale è stato chiamato al recupero. Al cospetto di vegetazione particolarmente fitta e “poco accogliente”, all’interno della quale si deve esplorare per stanare un selvatico che vi ha trovato rifugio, o per recuperarne uno abbattuto il cane con poca grinta sarà in chiara difficoltà. Lo stesso dicasi per la ricerca e il recupero di selvaggina in acqua con temperature decisamente sotto lo zero. Vorrei aggiungere che, per alcuni cacciatori particolarmente esigenti, il Drahthaar opportunamente addestrato può tornare utile come guardiano della selvaggina abbattuta e/o di oggetti personali, che per i più disparati motivi potrebbero essere momentaneamente abbandonati in campagna (vedi lo zaino da caccia con il suo contenuto).
Lautjagernachweis: (abbaio sulla passata di selvatico da pelo, lepre, coniglio, volpe): il cane nel corso di una prova (VJP, HZP, VGP, VBR), se seguendo la pista di un animale da pelo (Spurarbeit), senza entrare in contatto visivo con questo, abbaia segnalando che sta seguendo la traccia solo con l’aiuto dell’olfatto, il giudice annota questo comportamento e al momento della compilazione del modulo con tutti i punteggi ottenuti nella prova svolta, verrà certificato anche il suddetto comportamento.
Totverweiser: (fare la spola tra il capo di selvaggina morto e il conduttore): durante la VGP, tra le prove svolte nella foresta (waldarbeit) vi è il lavoro sulla traccia artificiale di sangue, per la simulazione del recupero di un ungulato ferito. Al momento dell’iscrizione alla VGP il conduttore deve dichiarare in che modo intende terminare il lavoro sulla traccia di sangue. Egli ha tre possibilità, la prima è di terminare la traccia senza mai liberare il cane dalla “lunga”, la seconda è terminarla con la modalità Totverweiser. In questo caso una volta raggiunto il covo (creato artificialmente con abbondanti gocce di sangue, peli, frammenti di ossa, ecc.) in cui si è riposato l’animale ferito prima di intraprendere la sua ultima corsa, il conduttore libererà il cane dalla “lunga” e lo inciterà a cercare l’animale da solo. Questi partirà alla ricerca del selvatico e una volta raggiunta la spoglia, tornerà dal conduttore il quale lo seguirà nella foresta. Il cane continuerà a fare la spola tra l’animale morto e il conduttore, fino a che questi non raggiungerà la preda. La terza possibilità è terminare la pista di sangue con la modalità.
Totverbeller: (abbaio al morto): anche in questo caso una volta raggiunto il covo il conduttore libererà il cane dalla “lunga” e lo inciterà alla ricerca dell’animale colpito. Quando il cane, seguendo le ultime tracce di sangue, arriverà sul selvatico morto non tornerà dal conduttore come nel caso precedente, ma inizierà ad abbaiare ripetutamente. L’abbaio incessante guiderà il conduttore fino al cane e quindi al ritrovamento della spoglia. Questo modo di finire la traccia di sangue è quello che consente di raggiungere il massimo punteggio nella VGP (accoppiato al fatto di cercare la pista di sangue tracciata la sera precedente alla prova: ÜF).
Un cane nella sua carriera può aver guadagnato tutti i simboli o nessuno o alcuni di essi, ad esempio un soggetto che ha affrontato con successo il selvatico nocivo, ha terminato con metodo Totverweiser la pista di sangue e abbaia sulla passata fresca della lepre avrà ottenuto la seguente combinazione di simboli: