Programmando per tempo gli impegni di lavoro, quest’anno siamo riusciti, nonostante la 74°Hegewald si svolgesse nella regione più settentrionale della Germania e quindi la più lontana dalla
nostra Penisola, ad essere presenti.
Il periodo prefissato dal VDD e V per il “grande raduno” internazionale dei Drahthaaristi è stato dal 3 al 6 Ottobre nella Regione dello Schleswig-Holstein.
La Centrale di raccolta è stata allestita nella cittadina di Meldorf, nella parte sud occidentale della regione, a non più di una ventina di km dalla costa del Mare del Nord.
Siamo arrivati mercoledì 3 Ottobre alle 09,30 circa, dopo un viaggio di 1.300 km e abbiamo trovato abbastanza agevolmente la località designata solo grazie all’aiuto del navigatore satellitare.
Quest’anno dopo la verifica dei documenti di ogni cane partecipante (certificato genealogico, esenzione della displasia dell’anca, libretto sanitario con la vaccinazione contro la rabbia, attestato
di prova di durezza con il selvatico nocivo, certificato di partecipazione alla VJP), l’organizzazione ha pensato di far scattare una fotografia a tutti i cani partecipanti, per cui ci si è dovuti sottoporre ad
una seconda lunga coda di attesa. In compenso, per chi volesse connettersi con il sito del VDD (www.drahthaar.de) allo scopo di visitare la classifica dell’Hegewald (Rangliste), cliccando sul
nome del cane che interessa apparirà la relativa fotografia, scattata appunto il mercoledì 3 Ottobre. Durante le ore che ho trascorso nel piazzale della Centrale in attesa del mio turno, i miei compagni
di avventura Claudio Cerutti e Matteo Fabbris, si sono recati nel centro di Meldorf per ingannare il tempo e hanno localizzato un ristorante italiano denominato “Mamma leone”. Nonostante il nome non ispirasse nessuna simpatia, abbiamo deciso lo stesso di sperimentare che cosa si potesse mangiare di italiano a queste latitudini. Onestamente devo riconoscere che l’insistenza con la quale Claudio mi ha convinto a vincere la mia riluttanza è stata premiata con un ottimo pranzo e la conoscenza del titolare del locale, Daniele Spennato, un esuberante pugliese trapiantato nel Nord della Germania da 25 anni. Dal nostro abbigliamento Daniele ha subito capito, pur stupendosi, che facevamo parte dei fanatici che corrono appresso al D.D.
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